Il Custode Sociale del progetto RIMARGINA

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Il progetto RIMARGINA | Gallaratese fa della rete, composta di cittadini e operatori sul campo la sua più grande forza.
Vogliamo raccontare alcune delle figure professionali che sul territorio hanno già cominciato ad operare con la pre-apertura dell’HUB 68 in via Appennini.
Abbiamo intervistato Giulia Valerio, di Sociosfera, partner del progetto, coordinatrice dei Custodi Sociali per RIMARGINA.

Il Custode Sociale è un “operatore di prossimità”, ovvero una figura che lavora a stretto contatto con il territorio. “Il Custode Sociale” racconta Giulia “opera negli alloggi residenziali pubblici, si occupa di prendere in carico nuclei familiari fragili, e in Zona 8 la maggior parte di questi nuclei sono composti da anziani soli.”

“Il Custode lavora su due binari: realizza interventi di sostegno alle persone e alle famiglie in condizione di fragilità, anche coinvolgendo la rete territoriale” e realizza interventi di “coesione sociale” con l’organizzazione di attività di socializzazione e l’attivazione delle reti sociali e di supporto. “Lavoriamo in collaborazione con gli Assistenti Sociali e in rete con tutte quelle realtà del territorio che possono offrire supporto” materiale e sociale.

“Durante la pandemia le condizioni di molte persone seguite dai Custodi Sociali sono peggiorate”, il tessuto sociale si è disgregato, e il lavoro degli operatori sul campo è diventato ancor più determinante.

“Nel progetto RIMARGINA presteremo molta attenzione alla coesione sociale. La nostra presenza negli HUB” continua Giulia “servirà ad attivare la rete sociale dei facilitatori” figure essenziali che possono essere volontari, negozianti, cittadini attivi, medici; ce ne ha parlato Gina Bruni in una precedente intervista che trovate QUI.
“Il nostro target di utenza sono soprattutto persone fragili più che persone non autosufficienti” racconta Giulia. “Collaboreremo, sviluppando a nostra volta competenze, con l’Infermiere di Comunità” un’altra figura chiave del progetto.

I vantaggi dati dalla presenza dei Custodi Sociali sono molti,
“Siamo una risorsa facilmente attivabile, non servono particolari procedure di ingaggio, possiamo muoverci in libertà sul territorio, fornendo una presa in carico della persona leggera e flessibile. Una porta che facilita l’accesso ai servizi.

Una rete di persone che guardano al territorio in ottica preventiva” dice Giulia “attiveremo diverse attività di gruppo” di tipo formativo “che possano cogliere le fragilità prima che si manifestino.”

Proprio la situazione pandemica conduce ad una riflessione comune a molti operatori sul campo.
“Ci sarà molta attenzione sul tema del digitale, organizzeremo laboratori su questo tema e anche gli HUB saranno dotati di un angolo digitale con un operatore pronto ad aiutare” per far fronte al problema dell’immenso “digital divide” che sta peggiorando le condizioni di vita di molte persone anziane.

Il progetto RIMARGINA è fatto di voci e persone, cittadini ed operatori, che formano un’unica rete solidale.
Nella prossima intervista nel quartiere Gallaretese ci focalizzeremo sugli Infermieri di Comunità, di cui hanno parlato anche Francesco Berni e Patrizia Riminucci in QUESTA DIRETTA per il Comune di Reggio Emilia.

 

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