Nei mesi di febbraio e marzo 2020 il progetto RIMARGINA ha attivato l’ascolto di 44 tra operatori e cittadini e cittadine, impegnati nella vita sociale del quartiere, per raccogliere percezioni sulla realtà del Gallaratese.
Le persone ascoltate sono state selezionate per il ruolo che svolgono nella vita del quartiere e hanno condiviso con gli operatori del progetto una personale visione sviluppata negli ambiti d’interesse di RIMARGINA. L’esperienza, non solo professionale, la capacità di lettura dei bisogni e l’attitudine a trovare soluzioni quotidiane sono stati elementi cruciali nel definire scenari futuri utili per orientare le azioni del progetto.
È questo il percorso finora realizzato, che ha portato a incontrare molte persone con ruoli diversi: custodi sociali, operatori dei servizi domiciliari, medici di base, farmacisti, membri del comitato inquilini delle case comunali, volontari dei centri di ascolto, dei centri ricreativi e altri ancora.
A partire da quanto emerso dall’ascolto di questi interlocutori, e da quello di cinquanta cittadini abitanti in quartiere che saranno coinvolti nelle prossime settimane, verranno definite le modalità di organizzazione dei nuovi spazi per la promozione della salute, i due “HUB” che, entro l’estate, verranno aperti in via Appennini 68 e via Appennini 92 al piede delle case gestite da MM, assieme alle attività dei punti informativi diffusi, i “Pop Up Point”, che saranno ospitati presso realtà già attive in quartiere.
Molta disponibilità e interesse da parte degli intervistati, che confermano l’importanza di creare presìdi di prossimità per meglio intercettare e dare risposta ai bisogni del territorio, soprattutto in un quartiere come il Gallaratese, povero, per la sua struttura urbana, di luoghi di incontro “sotto casa”.
Sui temi della salute, molta curiosità per la sperimentazione che si annuncia, e in particolare per la figura degli “infermieri di comunità” che si affiancheranno a operatori già presenti in quartiere. Una sperimentazione il cui centro è proprio la messa in rete dell’esistente per favorire la socialità, il benessere e la salute dei cittadini, con particolare riferimento alle persone anziane o con disabilità.